Ieri 12 maggio approfittando di un pò di tempo libero sono salito nuovamente sul M.Falco che ricordo è la vetta più alta del nostro Appennino ed è in comproprietà tra la provincia di Forlì-Cesena,Arezzo e Firenze.
Arrivato su le condizioni atmosferiche si presentano variabili,spazi soleggiati si alternano ad addensamenti con qualche tuono,temperatura mite intorno ai +16° rilevata dalla stazione meteo posta a 1628 m.
Per accedere sulla vetta del Falco decido di salire dal Passo Piancancelli 1480 m.prendendo la pista del Lupo 00 GEA che da queste parti è denominata la "direttissima",infatti con un'andatura tranquilla si arriva su in circa 25 minuti,è in questo versante esposto a nord quindi maggiormente ombreggiato che troviamo a metà del sentiero le prime tracce di neve che via via ricoprono sempre più gran parte del pendio
L'ascesa risulta relativamente facile se pur non si incontrano tratti eccessivamente ripidi si giunge a circa 1600 metri di quota alla più alta fonte dell'Appennino,da qui nasce la fonte del Satanasso,ramo iniziale del fiume del Bidente delle Celle
Da questo punto la salita si fa un pò più impegnativa ,qui toviamo gli ammassi di neve piu rilevanti con un'altezza di 60 fino a 85 cm
Giunti sulla sella prativa in cima al Falco la neve ricopre solo parzialmente la vetta
Mi dirigo verso il balconcino panoramico che nelle giornate limpide regala un panorama mozzafiato
Infine ridiscendo il versante sempre dal sentiero del Lupo fino a Piancancelli
Redatto da Giovanni Rossi
Redatto il: ore